Tutto il mio Tormento

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DESCRIZIONE PRODOTTO

Nei suoi versi Luigi ci racconta di una infanzia felice, della dolcezza dei genitori immaginariamente perduti in modo drammatico, come a rappresentare un dolore o un desiderio, del suo sopravvivere nel buio per lunghi anni, in un peregrinare ribelle, nell’illusione di sentirsi libero. Tutto il dolore per un paradiso perduto è consegnato alla memoria e, insieme al dolore, la nostalgia, la solitudine. Per tanto tempo luigi si è rifiutato di parlare e di ricordare, allontanando da sé la delicatezza dei ricordi. Ma quando lo fa ha la capacità di osservarsi e di vedere quella parte di sé che è andata lontano da sé. Ritrovare quella parte gli costa dolore e scavo. Il dolore, il rimpianto, la nostalgia, vengono finalmente affrontati, i ricordi vivono non più in contrasto con il presente, la vita passata è sostegno perchè nasca una seconda vita/vera vita.

Adelia Battista

 

Descrizione

Luigi del Pezzo nasce nel 1977 a Nocera, nel salernitano. La sua infanzia fu felice poi mutò a causa di un forte malessere esistenziale. Visse per strada, poi in una comunità per tossicodipendenti, infine è approdato in una struttura residenziale per pazienti borderline. Ha descritto questo vagabondare alla periferia in un racconto lungo (Rosso-Del Pezzo, Masticare strada – Diari randagi – , allegato alla rivista Terre di mezzo, n. 117/2004), ricevendo la segnalazione speciale della giuria del premio “Pieve-Banca Toscana”. Il libro è stato recensito sulle pagine nazionali dei quotidiani (La Repubblica, L’Unità, Il Manifesto, Il Mattino) e sul settimanale Famiglia Cristiana.

Commento di Virginio Gambone  –  Immagini di Lauraballa

 

Informazioni aggiuntive

Anno

2012