CORSO DI FORMAZIONE PER SACERDOTI, RELIGIOSI/E CHE SI PRENDONO CURA DEI CONFRATELLI E CONSORELLE CON PROBLEMI PSICOPATOLOGICI

1 Esigenza cui il corso risponde
La cura dei soggetti affetti da gravi problemi psicopatologici ha diviso il mondo scientifico. Questi malati sono stati sempre temuti dalla società. Inizialmente sono stati trattati come indemoniati, successivamente sono stati segregati negli ospedali psichiatrici come soggetti pericolosi, infine, oggi, pur affermando di volerli reinserire nella società si è contraddittori su come farlo. C’è la corrente che prospetta il reinserimento con la semplice cura farmacologica e quella che ritiene che senza la creazione di un ambiente terapeutico e il sostegno di una psicoterapia di ristrutturazione a lungo termine ogni cura è destinata al fallimento.
Gli operatori della SIPI e di Integrazioni sono convinti della necessità di curare questi pazienti non solo con i farmaci ma con la creazione di un ambiente terapeutico e l’avvio di una psicoterapia di ristrutturazione individuale a lungo termine.
I sacerdoti e religiosi/e affetti da gravi problemi psicopatologici rispetto a questo tipo di cura pongono un duplice problema. La malattia psichica è causata anche da un modo patologico di interpretare la propria visione di sé e del mondo. Il malato quindi deve poter essere aiutato a ricostruirsi una sana visione di sé e del mondo. In questo lavoro deve essere rispettato nelle sue scelte etiche e religiose. Si capisce quindi la necessità, per il sacerdote ed il religioso/a di incontrare uno psicoterapeuta che non solo non sia prevenuto circa la scelta religiosa, ma ne conosca la sua specificità per poter effettuare bene il suo lavoro. Non tutte le Scuole di psicoterapia sono idonee alla cura dei sacerdoti e religiosi/e. L’antropologia che le sottende non è indifferente rispetto alla scelta di fede. Alcune antropologie sono più integrabili di altre con la scelta religiosa e questo è un problema che non si può ignorare.
Nella creazione di un ambiente terapeutico spesso si fa riferimento alla famiglia di origine o acquisita. Per il sacerdote, religioso/a “la famiglia” è sostituita dalla comunità di appartenenza. E’ sorta quindi la necessità di preparare alcune comunità in ogni singola diocesi o famiglia religiosa disponibili ad accogliere un confratello o consorella con simili problemi.
Il corso ha lo scopo di voler preparare i responsabili di queste comunità perché possano far diventare le loro comunità, luoghi terapeuticamente facilitanti per questi pazienti.
2 Destinatari
Sacerdoti che in diocesi si occupano di sacerdoti ammalati, religiosi/e che nelle rispettive famiglie hanno il compito di guidare comunità dove sono presenti uno o più confratelli/consorelle con tali problemi.
3 Obiettivi
Gli obiettivi generali sono tre:
• Lavoro finalizzato alla crescita personale (essere)
I parteci¬panti saranno aiutati ad ac¬crescere la propria consape¬volezza rispetto al loro tipo di struttura psicologica, in modo da poter focalizzare pregi e limiti che influenzano o po¬trebbero influenzare, positi¬vamente e negativamente, le dinamiche interpersonali con il confratello affetto da turbe psichiatriche e le dinamiche all’interno di una comunità dove sono inseriti sacerdoti, religiosi/e con problemi psichiatrici.
• Lavoro finalizzato all’addestramento di tecniche specifiche di intervento (fare)
I partecipanti saranno indiriz¬zati ad esercitarsi sugli atteggiamenti di empatia e congruenza ed in più ad un modello di intervento duale e di gruppo.
• Lavoro finalizzato all’apprendimento (sapere):
I partecipanti saranno aiutati a riflettere sulla malattia psichica, le sue cause ed il suo trattamento. Il corso focalizzerà le caratteristiche necessarie perché in una comunità possano essere facilitate dinamiche di crescita.
4 Durata
Il corso è biennale ed ha una durata complessiva di 248 ore così suddivise: a. 128 ore di terapia di gruppo per la maturazione personale; b. 60 ore di teoria; c. 60 ore di metodologia e tecniche.
5 Struttura
Ci saranno due incontri mensili di 5 ore, più due maratone di 12 ore ciascuna all’anno. Gli incontri complessivi sono 20 per ciascun anno, per un totale di 124 ore comprese le maratone. Il numero dei partecipanti si aggirerà intorno alle 15 unità. I gruppi di terapia ed i laboratori di apprendi¬mento teorico-pratico costitui¬ranno i momenti fondamentali sui quali si struttura il corso. Le maratone iniziali e finali saranno centrate mag¬giorante sul lavoro personale.
Gli incontri mensili, per metà del tempo saranno fina¬lizzati alla crescita personale dei partecipanti, per l’altra metà a lezioni magistrali, all’addestramento di tecniche e metodologie specifiche.
6 Metodologia
• Formazione esperienziale
Nel primo anno sarà centrata a focaliz¬zare la consapevolezza sul tipo di strutture psicologiche di ciascun partecipante me¬diante lavori individuali fatti con lo psicoterapeuta in gruppo. Durante il secondo anno si faciliteranno le interazioni tra i parteci¬panti, puntando a fare aumentare la consapevolezza e ad apportare piccole modi¬fiche alle strutture psichi¬che dei partecipanti al corso.
• Insegnamenti teorici
La psicopatologia Integrata: le tipologie (bianche, nere e rigide) e le strutture fondamentali.
Psicopatologia delle dinamiche di comunità.
Psicopatologia della vita religiosa.
Dinamica di gruppo.
Il controtransfert della comunità al processo terapeutico.
7 Strategie e tecniche
Ci si eserciterà fondamentalmente sui diversi tipi di comunicazione empatica e congruente, in base alla struttura dei soggetti in relazione.
8 Tirocini
Nel biennio ogni partecipante effettuerà due tirocini di venticinque ore ciascuno.
a. Tirocinio in una comunità terapeutica per pazienti psichiatrici.
b. partecipazione ad una attività di gruppo per pazienti psichiatrici.